Cnopm (Sport)

1935
Gomz ("Officina Statale Ottico-Meccanica")
(Leningrado - USSR)

Caratteristiche generali:
formato 24x36 mm,
innesto ottiche a baionetta,
loupe reflex + mirino galileliano,
costruzione in metallo.
Comando unico per armare l'otturatore, trascinare la pellicola e selezionare il tempo di scatto.
Dorso e fondello solidali ed amovibili per il caricamento della pellicola. Pellicola contenuta in cassette metalliche dedicate, ricaricabili. Non c'è il comando di riavvolgimento: la pellicola passa da una cassetta ad un'altra.
Contapose non autoazzerante numerato fino a 50, coassiale al pomello di trascinamento. Pulsante di scatto sul frontale.

Otturatore:
Verticale, composto da due tendine metalliche rigide, sul piano focale, autocoprente durante il riarmo.
Tempi:
B - 25 - 50 - 100 - 200 - 500
Blocco contro le doppie esposizioni.

Obiettivo:
I-10 3,5/5cm, montatura a baionetta,
messa a fuoco su scala metrica, elicoide solidale con il corpo macchina,
blocco sull'infinito.
Diaframmi:
3,5 - 4 - 5,6 - 8 - 11 - 16

Accessori:
cassette per pellicola,
borsa in pelle.

La Cnopm è la prima reflex per pellicola 35mm.
Nella prima metà degli anni '30 il successo delle vendite della Leica e della Contax conferma l'esistenza di un mercato che chiede macchine piccole, leggere e versatili mentre, allo stesso tempo, la Exakta aveva inaugurato la strada della reflex di piccolo formato con un modello per pellicola 127 (per negativi 4x6 cm). Pertanto la comparsa di una reflex per pellicola 35mm è la logica evoluzione di un fenomeno in atto. In questo caso però i russi batterono sul tempo la potentissima industria tedesca, riuscendo ad anticipare (di poco) l'analogo modello della Exakta. Su questo primato si è scatenata una lunga polemica, a più riprese rinfocolata dai sostenitori della fotocamera tedesca ma, di fatto, i documenti sovietici anticipano ogni fonte tedesca. Il primato tedesco è stato sostenuto a lungo anche a causa della scarsità di informazioni disponibili dalla Russia nei lunghi anni della Guerra Fredda, durante i quali della Cnopm si conosceva a malapena l'esistenza. Del resto la vita della Cnopm fu di breve durata perchè la fabbrica fu prima riconvertita e poi distrutta nel corso della guerra. Non abbiamo informazioni sul numero di fotocamere costruite né sul numero di quelle effettivamente giunte sul mercato, né, tantomeno, sul numero di quelle sopravvissute. Certamente la Cnopm non è mai giunta sui mercati occidentali prima della guerra, ed in seguito è rimasta un oggetto rarissimo e sconosciuto fino a quando la caduta del muro di Berlino ha sancito una reale apertura delle frontiere.
L'otturatore costituisce l'aspetto più interessante della Cnopm e ne condiziona la forma. E' composto da due lamine metalliche rigide che scorrono sul piano focale. La tendina superiore scorre in verticale mentre la seconda scivola lungo una guida in modo da spostarsi da una posizione iniziale adagiata sul fondo ad una finale inclinata di 45 gradi. La loupe per la visione reflex è di generose dimensioni per poter accogliere la tendina superiore.

Note d’uso:
Lo sviluppo verticale della fotocamera ed il pulsante di scatto frontale rendono impugnatura simile a quella delle biottiche, abbastanza stabile ed ergonomica. Pur essendo una reflex è più comodo utilizzare il mirino galileiano; il mirino reflex è meglio riservarlo ai casi che necessitano una messa a fuoco di precisione: alla prima reflex non si può chiedere troppo. Sebbene l'innesto a baionetta delle ottiche lasci presagire l'intenzione di dotare la macchina di altri obiettivi non risulta che siano mai state costruite altre focali, diverse dal normale.

Indice

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