Caratteristiche
generali:
formato 24x36 mm,
innesto ottiche a baionetta,
loupe reflex + mirino galileliano,
costruzione in metallo.
Comando unico per armare l'otturatore, trascinare la pellicola e selezionare
il tempo di scatto.
Dorso e fondello solidali ed amovibili per il caricamento della pellicola.
Pellicola contenuta in cassette metalliche dedicate, ricaricabili.
Non c'è il comando di riavvolgimento: la pellicola passa da
una cassetta ad un'altra.
Contapose non autoazzerante numerato fino a 50, coassiale al pomello
di trascinamento. Pulsante di scatto sul frontale.
Otturatore:
Verticale, composto da due tendine metalliche rigide, sul piano
focale, autocoprente durante il riarmo.
Tempi:
B - 25 - 50 - 100 - 200 - 500
Blocco contro le doppie esposizioni.
Obiettivo:
I-10 3,5/5cm, montatura a baionetta,
messa a fuoco su scala metrica, elicoide solidale con il corpo macchina,
blocco sull'infinito.
Diaframmi:
3,5 - 4 - 5,6 - 8 - 11 - 16
Accessori:
cassette per pellicola,
borsa in pelle.
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La Cnopm è
la prima reflex per pellicola 35mm.
Nella prima metà degli anni '30 il successo delle vendite
della Leica e della Contax conferma l'esistenza di un mercato che
chiede macchine piccole, leggere e versatili mentre, allo stesso
tempo, la Exakta aveva inaugurato la strada della reflex di piccolo
formato con un modello per pellicola 127 (per negativi 4x6 cm).
Pertanto la comparsa di una reflex per pellicola 35mm è la logica
evoluzione di un fenomeno in atto. In questo caso però i
russi batterono sul tempo la potentissima industria tedesca, riuscendo
ad anticipare (di poco) l'analogo modello della Exakta. Su questo
primato si è scatenata una lunga polemica, a più riprese
rinfocolata dai sostenitori della fotocamera tedesca ma, di fatto,
i documenti sovietici anticipano ogni fonte tedesca. Il primato
tedesco è stato sostenuto a lungo anche a causa della scarsità
di informazioni disponibili dalla Russia nei lunghi anni della Guerra
Fredda, durante i quali della Cnopm si conosceva a malapena l'esistenza.
Del resto la vita della Cnopm fu di breve durata perchè la
fabbrica fu prima riconvertita e poi distrutta nel corso della guerra.
Non abbiamo informazioni sul numero di fotocamere costruite né
sul numero di quelle effettivamente giunte sul mercato, né,
tantomeno, sul numero di quelle sopravvissute. Certamente la Cnopm
non è mai giunta sui mercati occidentali prima della guerra,
ed in seguito è rimasta un oggetto rarissimo e sconosciuto
fino a quando la caduta del muro di Berlino ha sancito una reale
apertura delle frontiere.
L'otturatore
costituisce l'aspetto più interessante della Cnopm e ne condiziona
la forma. E' composto da due lamine metalliche rigide che scorrono
sul piano focale. La tendina superiore scorre in verticale mentre
la seconda scivola lungo una guida in modo da spostarsi da una posizione
iniziale adagiata sul fondo ad una finale inclinata di 45 gradi.
La loupe per la visione reflex è di generose dimensioni per
poter accogliere la tendina superiore.
Note d’uso:
Lo sviluppo verticale della fotocamera ed il pulsante di scatto
frontale rendono impugnatura simile a quella delle biottiche, abbastanza
stabile ed ergonomica. Pur essendo una reflex è più
comodo utilizzare il mirino galileiano; il mirino reflex è
meglio riservarlo ai casi che necessitano una messa a fuoco di precisione:
alla prima reflex non si può chiedere troppo. Sebbene l'innesto
a baionetta delle ottiche lasci presagire l'intenzione di dotare
la macchina di altri obiettivi non risulta che siano mai state costruite
altre focali, diverse dal normale.
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